di Giorgio Righetti

LA BEFANA DEL VIGILE. Nel 1946 nacque una bellissima usanza a Milano quella di portare davanti alle postazioni dei Vigili Urbani nel giorno della Santa Epifania alimenti vari come olio, pasta, spumanti, bevande e, gli immancabili panettoni simboli di Milano, i regali erano talmente tanti da creare problemi di traffico e per non abbandonare il loro posto i cari Ghisa dovevano farsi aiutare dai cittadini a disporre con un certo ordine i regali ricevuti. In seguito i Vigili Urbani decisero di destinare quanto veniva dato loro alle famiglie più povere, aggiungendo anche il denaro di una colletta personale fatta tra tutti i Ghisa milanesi. La Befana del Vigile non ebbe però vita lunga. Nel giro di pochi anni, così come era apparsa, uscì di scena dal costume e dalle usanze dalla vita milanese senza una motivata spiegazione. Nel 1971 si disse che la Commissione interna della Polizia Municipale di Milano aveva deciso di interrompere la tradizionale festa della Befana del Vigile perché sfruttata dai produttori di dolciumi e alimenti per farsi propaganda e, ormai ridotta a una enorme macchina pubblicitaria. Un vero peccato perché quella bella tradizione rappresentava un momento di forte solidarietà, manifestando lo spirito che caratterizzava il Natale in quel tempo lontano, questa bellissima usanza era anche un gesto di riconoscenza verso i cari Ghisa che ogni giorno con ogni tempo, garantivano (e garantiscono), la sicurezza e l’ordine per 6le strade di Milano.