di Maria Mihaela Barbieru
“Agàpe camminava ogni giorno verso lo stesso ufficio, tra e-mail, scadenze e telefonate. Nella sua testa si affollavano pensieri come: “Non sono abbastanza veloce”, “Se sbaglio, deluderò tutti”. Questi pensieri, spesso invisibili, creavano emozioni pesanti: ansia, senso di colpa, inadeguatezza, frustrazione.
Un giorno, nel bel mezzo di una riunione, un collega sbottò con tono un po’ aggressivo. Agàpe sentì salire l’emozione della rabbia, tuttavia qualcosa in lei si fermò.
Respirò. Agàpe scelse parole diverse:
“Mi rendo conto che siamo tutti sotto pressione. Possiamo parlarne senza accusarci?”
Quel gesto, semplice seppur potente, cambiò l’atmosfera. I colleghi iniziarono ad aprirsi, a collaborare. Un comportamento diverso aveva creato un legame nuovo. Un ponte.
Agàpe, tornando a casa, annotò consapevolmente nel suo diario:
“I pensieri sono misteri, ma posso osservarli. Le parole sono magiche: scelgo di usarle con cura. Le emozioni sono ponti: attraversarle con consapevolezza mi porta dall’altra parte, dall’Altro. I comportamenti creano connessioni vere.”
Fu allora che comprese anche il valore del tempo.
Non era solo questione di fare tutto, ma di scegliere cosa conta.
Non era una corsa contro l’orologio, ma una danza tra priorità, emozioni e relazioni.
Da quel giorno, Agàpe iniziò ogni mattina, chiedendosi:
“Dove posso mettere oggi la mia energia, in modo utile e umano?”
“Che cosa posso creare oggi di magico e di valore?”
La storia di Agàpe evidenzia un viaggio di introspezione che porta verso una magica e crescente consapevolezza.
Ogni gesto era preciso, ogni parola misurata con cura, ma dentro di lei qualcosa sussurrava: un bisogno di ascoltarsi, di fermarsi e disquisire, di scegliere, di fare luce, di ritrovarsi.
La sua consapevolezza cresceva come il respiro: lenta, naturale, profonda.
E da quella luce interiore iniziò a gestire il tempo con intenzione, scegliendo ciò che nutre, lasciando andare ciò che pesa.
Da quel giorno Agàpe si è incontrata.
Il suo e nostro percorso di crescita personale si configura spesso come un processo intenzionale di superamento di schemi mentali limitanti, una progressiva espansione dei confini percettivi oscurati da incertezze e ambiguità. Tale cammino implica una trasformazione simbolica, nella quale l’individuo impara a discernere tra illusioni seducenti e autenticità profonda, scegliendo di elevarsi al di sopra di costrutti identitari superficiali e socialmente imposti.
In questo processo, emerge l’esigenza di sostare, di prendersi cura di sé nelle dimensioni più umane e terrene, per poi riconnettersi con la propria aspirazione al cambiamento e all’evoluzione.
Il tempo, inteso nella sua accezione filosofica di Chronos, diviene maestro silenzioso e guida nel cammino verso l’amore di sé che trascende l’ego. È in questa consapevolezza che nasce la volontà profonda: quella di voler proseguire, di voler scegliere sé stessi nel significato stesso di agape.
Ed è questo il mio augurio a chi sente il richiamo del cambiamento, a chi desidera riconoscersi oltre le maschere, a chi è pronto a intraprendere un viaggio di consapevolezza autentica.
È un mio invito, al contempo, a rallentare, ascoltare, sentirsi. A scegliere sé stessi. A camminare insieme nel tempo dell’anima, dove ogni passo è un atto d’amore verso la propria essenza.
Che Agàpe possa vivere in chiunque sente il richiamo del cambiamento nel cuore, a chi avverte dentro di sé un’emozione che spinge a esplorare in profondità, a chi si commuove nel percepire che “qualcosa” sta per nascere.
La sua storia è un invito a dare voce alla propria vulnerabilità, a sentire la paura e trasformarla in coraggio, a lasciare che la malinconia diventi tenerezza verso sé stessi, a mediare per trasformare la rabbia in confine sano, la gioia in spinta, il silenzio in presenza.
È un susurro a volersi bene nel chronos giusto, a camminare dentro le proprie emozioni, a farsi spazio e darsi il permesso di esistere.
Magica-mente!
Estratto dal mio libro “Ponti di Emozioni” che sarà a breve pubblicato.

Mi occupo di:
Formazione e consulenza linguistica (con focus su comunicazione professionale e interculturale);
Mediazione interculturale, agevolando il dialogo tra persone provenienti da contesti culturali diversi, in contesti professionali (es. aziendali, legali, formativi);
Coaching individuale e di gruppo: supporto a professionisti e aziende per migliorare le competenze relazionali, comunicative e interculturali.